lunedì 29 ottobre 2007

ANALIZZIAMO I PRINCIPI

Recita l’articolo 3 della Costituzione italiana "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".

Solo chi si riconosce in questo principio è degno di dialogo,gli altri saranno dei nemici politici.
A proposito cosa è la politica intesa nel senso più generale dell'espressione? è l'arte di definire i rapporti tra gli uomini e quindi chi non accetta il principio dell’uguaglianza sarà incapace a produrre una società libera,democratica, giusta, ugualitaria.
Molti sono i movimenti politici che si ispirano a questo principio,ma non mi sembra abbia fatto tanta strada grandi masse di diseredati, di uomini, donne e bambini che sperimentano la discriminazione come normale condizione di vita e non conoscono neppure il più elementare dei diritti: quello alla sopravvivenza. Ma anche nel cuore dell'Occidente, nei grandi agglomeratati urbani, e non solo lì, il diritto all'eguaglianza è quotidianamente messo alla prova
ha scritto Norberto Bobbio - non è un dato di fatto, ma un ideale da perseguire; non un'esistenza, ma un valore; non un dato di fatto, ma un dovere”,
Spetta dunque ai politici dimostrare di avere in cuore veri ideali e non tornaconti personali e ogni azione di governo bisogna setacciarla con queste domande:
Risponde al principio di uguaglianza?
Risponde al principio di giustizia?
Risponde al principio di democrazia?
Risponde al principio di libertà?
Risponde al principio di fratellanza?
Se si la si approva altrimenti la si lotta

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