giovedì 1 novembre 2007

AD OGNI COSA IL PROPRIO NOME

Tutti a parole disdegnano l’egoismo e l’individualismo perfino i teorici del liberalismo se ne vergognano benché la loro politica si nutre di questi dannosi valori.Individualismo ed egoismo è anche quando pensiamo a noi compagni o noi camerati o noi della maggioranza o noi cristiani o addirittura noi occidentali ecc. ecc. ecc. La democrazia,la libertà,la giustizia,l’uguaglianza,la fratellanza deve essere per tutti e verso tutti nessuno escluso.
Vedete,noi uomini abbiamo una predisposizione naturale all'egoismo, a sopraffare i diritti degli altri e soltanto attraverso la cultura, l'educazione, la sensibilità riusciamo ad animare la parte migliore di noi.
Si combatte anche per idee sbagliate,ma soprattutto si combatte per idee giuste in modo sbagliato una per tutte:Gli zingari.
Secondo i veri ideali di democrazia,libertà,uguaglianza,giustizia,fratellanza,li dovremmo mandare via oppure li dovremmo aiutare?
La risposta dopo le premesse è ovvia,il problema politico è discutiamo come dobbiamo aiutarli.
Invece semplicemente si scacciano da un posto all’altro e si discute caso mai come non farli più ritornare.
Scrittori come Dostoevskij o come Leopardi,hanno sottolineato come l'amore astratto per l'umanità si accompagna all'indifferenza se non addirittura all'odio per il vicino. Si ama un'entità astratta, l'umanità, i poveri del Terzo Mondo, tutto ciò che è lontano da noi, salvo poi essere indifferenti rispetto al fratello che soffre, al vicino che sta male, al mendicante che è sotto casa e che ti chiede di testimoniare la fraternità e tu non lo fai perché sei attratto da questi massimi principi che ti portano a solidarizzare con il mondo e non con i vicini.
Non è libertà quella di oggi perché chiunque può parlare,non bisogna solo lasciarlo semplicemente parlare, ma, al contrario, bisogna ascoltare quello che dice. Tuttavia questa visione dell'ascolto tutti noi l'abbiamo un po' perduta in una società in cui l'egoismo, come fatto cosmico, è diventato un po' la radice del nostro tempo. Noi dobbiamo aprirci a una dimensione comunitaria e capire che il legame sociale è la base per poter fare quel salto di qualità, dall'odio alla fraternità, dall'indifferenza, che poi è la matrice dell'odio, alla fraternità.
Cominciamo ad amare coloro che ci sono vicini, poi allontanandocene per cerchi concentrici, via via abbracciamo mondi sempre più vasti. Questa credo sia l'unica strada per poter concretizzare la solidarietà.
L’idea che esiste un problema deve spronarci a risolverlo non solo con le parole ma con i fatti prendendo delle decisioni secondo i principi di cui sopra.
Non bastano le buone intenzioni ma è l’agire che conta non parole ma fatti.Cosa centra il liberalismo con il culto del più forte?come ci si possa vantare di essere liberale se si agisce a favore dei monopoli? nulla, proprio nulla se libertà significa credenza nell' esistenza di diritti fondamentali e inviolabili facenti capo all'individuo e l'eguaglianza dei cittadini davanti alla legge.
C'è una larga scuola liberale secondo cui gli egoismi intrecciati producono il progresso, perché l'impulso a stare meglio, che è un impulso egoistico e personale, è un impulso che necessariamente produce anche cambiamenti necessari e in buona parte utili.
Può darsi,ma non ha nulla a che fare con i principi sopra esposti e nessuno dico nessuno può vantare il diritto di dichiararsi liberale e tanto meno democratico e ancora giusto.
Per cui mettiamo i puntini dove vanno messi prendiamo un tovagliolo e asciughiamoci la bava quando ci appelliamo a certi principi,liberali e democratici sono solo chi mette in pratica i principi di libertà e democrazia,gli altri sono assolutamente illiberali, antidemocratici,ingiusti e direi anche truffaldini.

Uguaglianza = tutti gli uomini sono uguali
Giustizia = osservanza dei diritti e dei doveri altrui
Democrazia = governo del popolo
Libertà = facoltà di azione e pensiero in piena autonomia senza recare danno agli altri
Fratellanza = tutti gli uomini sono fratelli per discendenza e per questo eredi di tutti i beni della terra

Questi sono i principi a cui ispirarsi per definirsi democratici,liberali,umanisti,socialisti,cristiani ecc. ecc.
Il resto è solo un imbroglio mondiale.

martedì 30 ottobre 2007

LA NOSTRA SOCIETA' E' DEMOCRATICA?

Intanto cerchiamo di rispondere ad una domanda. Siamo un popolo libero?c’è libertà nella nostra società?
Benjamin Constant nel suo libro scrive:”La libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni: "Per un inglese, un francese, un cittadino degli Stati Uniti d'America la libertà, oggi, è il diritto di essere sottoposti soltanto alla legge"."… il diritto di non essere arrestati, detenuti, condannati a morte, maltrattati in alcuna maniera, per effetto della volontà arbitraria di uno o di più individui. La libertà è il diritto di esprimere il proprio pensiero, scegliere la propria occupazione ed esercitarla, il diritto di esporre le proprie idee, di abusarne addirittura. Il diritto di andare e venire senza bisogno di ottenere il permesso e senza il dover rendere conto dei propri motivi e dei propri affari. E poi ciascuno ha il diritto di riunirsi con altri individui sia per discutere riguardo ai propri interessi sia per professare il culto dei costumi, sia semplicemente per occupare il proprio tempo nella maniera più conforme alle personali inclinazioni e fantasie. Infine è il diritto che ciascuno ha di influire sull’amministrazione del governo, sia nominando per intero o in parte i propri funzionari. Ecco, lo Stato di diritto è lo Stato della legge.”
La democrazia è semplicemente una competizione tra proposte politiche per la soluzione dei problemi che ci affliggono,non è democrazia difendere la propria teoria ad ogni costo.
La televisione e i monopoli pubblici o privati e perfino la carta stampata che si sta concentrando in poche mani sono i grandi nemici della libertà e della democrazia.
scrisse Hayek: "Chi possiede tutti i mezzi stabilisce tutti i fini". Se solo io posseggo i mezzi, sono io che decido cosa produrre e cosa no, dunque sono io che presumo quali siano i tuoi bisogni. Si tratta, secondo la Heller, di una dittatura sui bisogni della collettività.la concentrazione del potere e dei mezzi di informazione in poche mani distruggono il dialogo,la giusta informazione,la varietà di idee,di proposte e di critica e in definitiva distrugge le basi teoriche della democrazia.
Non è democrazia quando comanda una sola persona è nazifascismo e nemmeno se comanda una sola classe sia essa il proletariato è comunismo oppure le multinazionali come è purtroppo adesso nella nostra società.
La democrazia è sovranità del popolo,nessuno in particolare deve comandare,e in particolare deve essere possibile rimuovere i rappresentanti eletti dal popolo quando questi non rappresentano più la volontà degli elettori.
La democrazia è divisione e diffusione dei poteri bisogna lottare per questa cosa e… la diseguale distribuzione della ricchezza è la prima nemica.
Si arriverà alla vera democrazia solo rimuovendo questi ostacoli il resto è pura retorica.
Alla domanda che avevo posto credo di aver dato una risposta:
non siamo un popolo libero,la nostra non è una vera democrazia,non c’è giustizia,non c’è uguaglianza non c’e libertà non c’è fratellanza.
Quanto lavoro per i politici.

lunedì 29 ottobre 2007

ANALIZZIAMO I PRINCIPI

Recita l’articolo 3 della Costituzione italiana "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".

Solo chi si riconosce in questo principio è degno di dialogo,gli altri saranno dei nemici politici.
A proposito cosa è la politica intesa nel senso più generale dell'espressione? è l'arte di definire i rapporti tra gli uomini e quindi chi non accetta il principio dell’uguaglianza sarà incapace a produrre una società libera,democratica, giusta, ugualitaria.
Molti sono i movimenti politici che si ispirano a questo principio,ma non mi sembra abbia fatto tanta strada grandi masse di diseredati, di uomini, donne e bambini che sperimentano la discriminazione come normale condizione di vita e non conoscono neppure il più elementare dei diritti: quello alla sopravvivenza. Ma anche nel cuore dell'Occidente, nei grandi agglomeratati urbani, e non solo lì, il diritto all'eguaglianza è quotidianamente messo alla prova
ha scritto Norberto Bobbio - non è un dato di fatto, ma un ideale da perseguire; non un'esistenza, ma un valore; non un dato di fatto, ma un dovere”,
Spetta dunque ai politici dimostrare di avere in cuore veri ideali e non tornaconti personali e ogni azione di governo bisogna setacciarla con queste domande:
Risponde al principio di uguaglianza?
Risponde al principio di giustizia?
Risponde al principio di democrazia?
Risponde al principio di libertà?
Risponde al principio di fratellanza?
Se si la si approva altrimenti la si lotta

sabato 27 ottobre 2007

QUESTA NON E' UTOPIA

Mi rendo conto comunque che è utopia per l’uomo che i media hanno costruito oggi.
Ma non è utopia per una persona giusta ripeto giusta lottare in seno al proprio partito per gli ideali irrinunciabili di cui sopra:
uguaglianza,giustizia,libertà,democrazia,fratellanza.
Non quelli sventolati fino ad ora da chicchessia bell’imbusto sia di destra centro o sinistra.
Ma una politica che elimini dalla radice:
Privilegi di qualsiasi origine attraverso una vera redistribuzione della ricchezza del paese a tutti i cittadini.
Elimini veramente la piaga della disoccupazione attraverso il lavoro a tutti con salario minimo decente (oggi 1500 euro per lavoratore) oppure l’indennità di disoccupazione di almeno 750 euro.
Servizi essenziali gratuiti quali scuola e assistenza sanitaria e mezzi pubblici indistintamente a tutti.
Eliminazione radicale attraverso servizi sociali e pubblica sicurezza e inserimento nel mondo della scuola o del lavoro di qualsiasi forma di indecenza sociale quale accattonaggio,mendicanti,barboni,lavavetri ecc.
Insomma una politica che aiuta tutte le persona realmente e senza giri di parole e non che faccia come ha fatto sempre fino adesso il tornaconto dei soliti furbi che messi ai posti giusti perpetuano ingiustizia sottoforma di legalità,io personalmente non ci sto più a questo stato di cose e per questo fin da ora sono pronto a lottare con l’eventuale aiuto di chi vuole seguirmi e prego tutte le persone che hanno in se questi ideali e si trovano in qualche stanza di bottone(es.consiglio comunale) a non perderli di vista e fare qualcosa nel proprio piccolo,i grossi non lo faranno hanno perso gli ideali solamente parlano.

venerdì 26 ottobre 2007

LA MIA SOCIETA' IDEALE

Ora basta!
Lo scempio è sotto gli occhi di tutti,che civiltà è questa?
Dove sono andati a finire gli ideali di libertà,uguaglianza e democrazia,giustizia e fratellanza?
Questo è un mondo dove una manciata di uomini impera sui restanti sei miliardi la maggior parte dei quali vivono in una condizione di povertà inumana.
La ricchezza nel mondo è tale che tutti dico tutti potremmo vivere beati e felici.
Cosa impedisce che ciò avvenga,dov’è il principio di ogni male che ci affligge?
La risposta dovrebbe essere logica e semplice dopo le premesse,ma il bombardamento in atto da anni dai media (che ricordo sono in mano solo ai potenti)ci impedisce di ragionare con la nostra testa e si ragiona ormai per consuetudine.
Cerchiamo di partire dall’inizio,andare con ordine e soprattutto con semplicità:
Qualcuno ha creato un mondo oppure si è creato da solo non ha importanza,nascono i primi uomini e con tutti i mezzi che sappiamo si impossessano di questa terra.
Oggi non c’è un metro quadrato che non sia di qualcuno.
Questo qualcuno o è uno stato oppure un privato o società di privati.
Nel suo cammino l’uomo ha inventato il denaro per scambiarlo con beni o servizi e le armi per difendere la sua ricchezza.
Mi fermo a questi accenni di storia perché questo è il nocciolo della questione.
Allora pensiamo a una storia alternativa.
L’umano persona degna e giusta non si impossessa della terra prende il necessario per costruirsi una casa e per vivere degnamente senza assoggettare per se gli altri umani.
Il denaro quando ci fosse stata l’esigenza di inventarlo sarebbe servito solo per comodità e non per accumulare spropositate ricchezze.
Le armi non sarebbero servite in un mondo dove non c’è nulla da difendere ne da conquistare.
Ormai però la frittata è fatta cosa si può fare?
La moltitudine di persone che realizza di essere subalterna(il 95% della popolazione)può cambiare questa società partecipando alla vita politica dentro il proprio partito oppure attraverso la creazione di un movimento di governo HOMO SAPIENS con nessuna collocazione a destra centro o sinistra che realizzi poche cose ma rivoluzionarie:
1)abolizione del denaro contante
2)abolizione delle armi
3)abolizione della proprietà e ricchezza privata
4)lavoro di 5 gg 30 ore settimanali garantito a tutti
5)salario a tutti da 0 a 1000 anni
6)casa di abitazione e di vacanza 50m2 per persona garantita a tutti
7)creazione di 5 livelli di abilità per corrispondere gli stipendi
(es.0 livello bambini e studenti euro 750;1 livello operaio semplice 1500 euro mese;2 livello operaio specializzato o impiegato 3000 euro mese;3 livello dirigenti semplici 4500 euri;4 livello dirigente capo 6000 euro.I pensionati prendono lo stipendio maturato a fine carriera.
8)si compra tutto con carta di credito N.conto codice fiscale
9)sanità gratuita e scuola gratuita compresa università con accesso libero
10)mezzi pubblici gratuiti
11)alimenti di prima necessità a costi di produzione
12)vacanze cadenzate e uguali per tutti con casa gratuita

Ora con queste regole non esisterebbero più:
Le rapine,gli scippi,i furti in appartamenti e nemmeno i furbetti del quartierino.
Non più le carceri carabinieri e polizia e forse nemmeno i giudici e gli avvocati.
Ne ricchi ne poveri.
Pensate nessun allarme alla macchina o nell’appartamento,nessuna sparatoria,multe nelle metropolitane,invidia per chi ha la ferrari o la villa megagalattica o il figlio laureato.
Se si è nella merda ci siamo tutti altrimenti nessuno.
Mi rendo conto che è utopia ma cosa volete io ci credo e cerco gente che hanno nel DNA i principi veri di uguaglianza e giustizia se saremo in tanti (conviene al 95% della popolazione) ce la possiamo fare.
Coraggio